Paratico compare già nell'anno 975 quando il longobardo Erberto dona al nipote Rotepaldo molti beni, tra cui i possedimenti "super fluvio Oleo in loco et fundo Paratico". L'importanza strategica che ebbe in passato Paratico è testimoniata dai suggestivi ruderi del poderoso castello Lantieri che sorgono sulla collina dominando il paesaggio circostante. Costruito con molta probabilità nel 1200 sulle rovine di un maniero più antico risalente al 1007, il castello è posto su un'altura un tempo solitaria, in posizione ideale per controllare lo sbocco dell'Oglio dal lago e per sorvegliare le strade verso la pianura e verso Bergamo. I Lantieri, che nel secolo XV erano già diffusi in molti rami, furono ghibellini con proprietà a Torbiato e a Paratico e possedevano fin dal 1297 cave di pietra tra Paratico e Capriolo. Famiglia assai potente in zona era, con ogni probabilità, uniti da legami di consanguineità coi Federici di Valcamonica, con gli Oldofredi e i Della Corte di Iseo, forse con i Martinengo, coi Calepio, coi Camisano e coi Mozzi di Bergamo. Nelle stanze del castello Lantieri, secondo un antica tradizione, avrebbe soggiornato Dante Alighieri nel 1311, come risulta dalla "Cronaca della Famiglia Lantieri de Paratico" scritta nel 1600. qui il poeta avrebbe tratto ispirazione per concepire la struttura del Purgatorio e per comporne alcuni canti.
Scendendo la collina presso il centro abitato, s' incontrano significative tracce di epoca medioevale, in località di Vanzago, sulla vecchia strada per Capriolo, c'era un castello risalente al XIII secolo che venne in seguito trasformato in convento e nel 1850 in ospedale: ora è una cascina formata da bassi edifici articolata attorno a due corti rustiche. Poco a monte della strada vi sono resti di costruzioni fortificate.
In località S. Pietro è situata l'omonima chiesa, che doveva essere in origine una semplice cappelletta con l'immagine della Madonna dipinta sul muro, opera artistica del 1400. Con ogni probabilità doveva trattarsi della prima chiesa parrocchiale della zona. L'attuale costruzione sorse attorno al 1730 ed ogni anno all'8 dicembre fa da scenario alla tradizionale festa della "Madonna dei Pom" (narra la leggenda che l'uomo offriva come pegno d'amore alla sua donna una mela, siglando con questo gesto l'inizio del loro fidanzamento).
La chiesa parrocchiale risale al XV secolo. Attorno ad essa venivano inumate le salme della costruzione del cimitero di S. Pietro; fu ampliata e ristrutturata in stile composito nel 1724 ed ulteriormente abbellita nel 1878. Contiene opere pittoriche interessanti, un altare maggiore ad intarsi policromi ed uno splendido altare del Rosario a tarsie marmoree.
Molino e roggia Fusia costituiscono una complessa opera medioevale di ingegneria idraulica; serviva per il trasporto merci e favorì lo sviluppo delle attività commerciali ed il mercato di Paratico. Le colline circostanti offrono incantevoli panorami: qui si cava ancora la pietra arenaria detta "pietra di Sarnico", molto usata nei secoli scorsi, soprattutto a partire dal 1600, in tutto il circondario.
La splendida posizione tra lago e collina offre a questo centro numerose possibilità di sviluppare una naturale vocazione turistica, facilitata anche dalla buona ricettività alberghiera.